Parlare e raccontare delle piante stimola la memoria e l’apprendimento, dà la possibilità di rievocare ricordi del passato, di trasmettere conoscenze dai più anziani ai più giovani e di favorire la socializzazione tra gli ospiti.
Il coinvolgimento di ciascuno è poi diverso e personalizzato in base alla risorse individuali: c’è chi travasa e mette le mani “in pasta”, chi osserva e segnala come stanno le piante, chi dà consigli, chi annaffia o ricorda agli altri di farlo, chi raccoglie i prodotti..e chi li mangia!
Vedere crescere le piante e dare i loro frutti è sempre una bella emozione: la cura e la dedizione che danno risultati tangibili accrescono l’autostima e gratificano ancor di più quando i prodotti dell’orto possono essere poi raccolti e mangiati.
L’anno scorso abbiamo coltivato pomodori, cetrioli, fava, melone, cocomero e in autunno finocchio, radicchio e cavoli. Quest’anno abbiamo aggiunto le fragoline e le erbe aromatiche in varietà con l’idea di insaporire le pietanze andando a stimolare il gusto: menta, basilico, maggiorana, erba cipollina, origano e – per i più impavidi – peperoncino!
Mentre per tre anni abbiamo realizzato un piccolo “orto” nei vasi, l’anno scorso abbiamo utilizzato anche una porzione di terra del cortile e quest’anno, visto il successo riscontrato, abbiamo ampliato l’appezzamento e utilizzato anche dei vasconi.
Ecco alcune foto per raccontarvi meglio!

LA FAVA RACCOLTA DI RECENTE

PIANTE AROMATICHE TRAVASATE A MAGGIO

2022: l’orto cresce!